Feltri è un mantenuto di Stato, di che parla?
28/11/2017
L'intervista
Maria Pisani
Scuola, università e lavoro spesso sono mondi che non comunicano tra loro. Le novità contenute nella legge di bilancio per il 2018. Le attività del Forum nazionale dei giovani. L'impatto di Matera sulle attività giovanili. Tutto questo e molto altro in una chiacchierata a 360 gradi con la presidente Maria Pisani.
In questi giorni si sta discutendo e mettendo nero su bianco la legge di bilancio per il 2018. Per noi giovani si prospetta l’ennesimo anno di incertezza o c’è qualche novità che ritieni possa essere davvero incisiva?
«Da quanto appreso dal Consiglio dei Ministri e da una prima lettura della Bozza ci sono diverse misure che impattano i giovani e alle quali stiamo prestando attenzione per avanzare proposte che vadano a loro vantaggio. Ad esempio il provvedimento sull’incentivo all'occupazione giovanile stabile, soprattutto nella parte in cui prevede l’esonero triennale al 50 per cento per i giovani in età inferiore ai 30 anni e al 100 per cento per le nuove assunzioni con contratti a tutele crescenti da parte dei datori di lavoro che assumono, entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studio. Oppure la stabilizzazione Bonus cultura per i diciottenni e della relativa espansione per l'acquisto di musica registrata, nonché di corsi di musica, di teatro o di lingua straniera. Sembra che solo il 61 per cento dei ragazzi abbia usufruito del buono quindi spero che quest’anno siano intraprese disposizioni che portino ad un maggiore sfruttamento dello strumento».
Quali sono le aspettative? Cosa ti chiedono di esprimere i ragazzi, in quanto portavoce del Fng?
«Dare voce alle giovani generazioni per rinsaldare la rete di rapporti tra le associazioni giovanili ed essere promotori dei loro interessi presso il Governo, il Parlamento, le istituzioni sociali ed economiche e la società civile. Porre al centro il valore dei giovani è la nostra mission. La crescita personale e l’integrazione delle nuove generazioni rappresentano nei fatti le sfide decisive per garantire la qualità sociale e la democrazia nel nostro Paese. E’ quello che proviamo a fare per rispondere alle aspettative di una generazione di sognatori che ha bisogno solo di punti fermi per spiccare il volo».
Formazione e lavoro: fino ad oggi i due sistemi sembra che viaggino su binari paralleli distanti milioni di anni luce. In quale direzione si sta muovendo l’Italia?
«Nella direzione sbagliata. Scuola, università e lavoro spesso sono mondi che non comunicano tra loro. I dati sulla fuga di cervelli e sul numero di occupati dopo 1 anno o 3 anni dalla fine degli studi indicano la necessità di un maggiore raccordo fra il mondo della formazione e del lavoro. L'esperienza dell'alternanza scuola-lavoro finora non ha dato i risultati sperati. Per questo abbiamo chiesto una maggiore vigilanza sui progetti formativi dei tirocini. Il tutto non può non avere però come cornice una profonda riforma del sistema dei servizi all'impiego che parta dalla formazione dei lavoratori».
Quali sono le azioni e i progetti concreti che Fng mette sul tavolo?
«Tanti, davvero tanti. Dalla creazione di una rete di cooperazione e co-responsabilità fra giovani e istituzioni per il governo del Paese, all’istituzione del Consiglio Nazionale dei Giovani per citarne alcuni. Tra gli obiettivi c’è quello di favorire la partecipazione dei giovani alla vita sociale, civile e politica del Paese, avvicinandoli alle istituzioni attraverso attività mirate, facendo radicare il Fng nei territori e attivando meccanismi virtuosi in grado di far nascere forum a livello locale e regionale. Più nell’immediato abbiamo chiesto uno stop all’estensione delle indennità e della platea dei pensionati per correggere le eventuali ripercussioni che una simile misura avrebbe in termini di allungamento della vita lavorativa dei giovani e stiamo provando a riportare sul tavolo della discussione il tema del Riscatto della Laurea».
Parliamo di opportunità. Ci stanno propinando da anni questa storia che il Sud Italia è ormai fallito, talmente tanto che cercare lavoro fuori sembra diventata una consuetudine, la stragrande maggioranza sono talmente sconfortati e scettici che non provano neppure a cercare. Il tasso di disoccupati inattivi (cioè che non cercano lavoro) continua a salire. Qual è la tua opinione?
«Sono nata al Sud e sono stata costretta a studiare presso un’Università del Centro Italia perché nella regione in cui sono cresciuta non avevo l’opportunità di frequentare la Facoltà di Giurisprudenza. Ho vissuto in prima persona il dramma di dover abbandonare una terra cara. Di fronte a questo scenario, è perfettamente conseguenziale che i nostri giovani lascino il Sud, il Paese per trovare maggiori opportunità, sistemi di accoglienza e accompagnamento efficaci, nonché prospettive di futuro più rosee. D'altro canto, attendere che i sistemi cambino rischia di diventare un tema che si svilupperà nei decenni a venire. E quindi cosa fare, nel frattempo? L'autoimprenditorialità è un esempio concreto di come creare opportunità, ma solo se supportata, perché oggi non ci si improvvisa né freelance né imprenditori: ci sono competenze, tecniche e trasversali, che sono fondamentali per avere qualche chances, oltre ad attitudini di base che possono essere migliorate».
Ci racconti qualche esempio virtuoso di giovani che hai incontrato e che restano per scommettere su se stessi, nel proprio territorio?
«Di casi ce ne sono tanti: quello di tanti ragazzi lucani che hanno scritto le loro esperienze di ritorno in un bellissimo libro che ho avuto l’onore di leggere e di scriverne l’introduzione. Ci sono poi casi che ha fatto più clamore come quello di Sandra Savaglio, astrofisica di livello mondiale, che quando andò in Usa finì sulla copertina del Times come emblema dei cervelli che l'Europa stava perdendo. Dopo essere stata a lungo ne migliori istituti di ricerca tedeschi è tornata a Rende, in Calabria, ad insegnare nell'Università in cui si è formata».
L’Istat rivela che la percentuale di giovani disoccupati tra i 15 e i 34 anni si attesta, a fine settembre 2017, al 35,7 per cento. Di contro soltanto l’11 per cento di giovani “ha ricevuto una qualche forma di aiuto nella ricerca lavoro da parte di una istituzione pubblica”. Cosa non funziona?
«La totale disorganizzazione dei centri per l’impiego ha avuto evidenti ripercussioni sulla gestione delle politiche attive del lavoro. E’ la principale causa del fallimento del Programma Garanzia Giovani. Nella Legge di Bilancio in discussione al Senato l’art.68 che disciplina i rapporti finanziari Stato Regioni a statuto ordinario, ai commi 17 e 18 prevede, a completamento della transizione in capo alle Regioni delle competenze gestionali in materia di politiche attive del lavoro esercitate attraverso i centri per l’impiego, prevede importanti novità di riorganizzazione e razionalizzazione delle strutture che, a differenza dei Paese dell’Europa del Nord, non sono più in grado di incrociare l’offerta e la domanda di lavoro creando un vulnus insormontabile».
Nel 2016 Fng ha siglato un protocollo con un centro innovativo per il lavoro e la formazione tutto Lucano: il Comincenter. Secondo te il modello sviluppato può prendere piede e integrare o sostituire le carenze dei centri per l'impiego e degli informagiovani?
«La collaborazione tra Forum Nazionale dei Giovani e Comincenter è un ottimo esperimento. Il Comincenter è un luogo innovativo che offre importanti opportunità ai nostri giovani attraverso processi di formazione nuovi e strumenti innovativi per la realizzazione dei loro percorsi professionali. In questo senso è un modello importante che potrebbe integrare se non addirittura sostituire i nostri carenti centri per l’impiego».
Matera Capitale della Cultura Europea. Quanto e come sta influenzando la vita dei giovani lucani (e meridionali)? Cosa ci aspetta dal 2020?
«Matera sta diventando un luogo di discussione, di incontro e di confronto. E’ l’occasione che abbiamo per aprire le porte a una generazione che vive in una regione straordinaria, che ha bisogno soltanto di maggiori opportunità. Nel 2020 mi auguro che il traguardo raggiunto e il lavoro svolto in questi mesi non si disperdano ma diventino un modello a cui aspirare sempre, ogni giorno, nella nostra quotidianità».
*Universosud
di Francesca Sivo
In che modo bisogna amare? Perché mai l’essere umano è spinto ad andare alla ricerca di una passione erotica che gli provoca sofferenza e che la ragione, invece, senza appello condanna?
di Andrea Musio - Tiziana Ragno - Antonella Tedeschi
«I rapporti di forza tra antico e moderno sembrano pendere in favore della modernità o, per meglio dire, della sua capacità di rifarsi ai modelli modificandone contenuti e connotati. Il presente, insomma, condiziona – è ovvio – la percezione del passato. E, questo, anche in vista della costruzione di identità e immaginari comuni: il ricorso a paradigmi già noti garantisce – o, dovremmo dire, dovrebbe garantire – che si realizzi un’immagine coerente e condivisa dell’attualità.
di Natale Labia
«Salvatore, mio fratello, la parte migliore di me, il superamento di me stesso, è sindaco di Cerignola» Pinuccio Tatarella (Cerignola 10.12.1993)
Il carme su San Michele Arcangelo di Flodoardo di Reims
di Francesca Sivo
Il poeta francese condensa gli elementi più significativi della leggenda micaelica di matrice garganica, seguendo l’ordine in cui essa viene narrata nel cosiddetto "Liber de apparitione sancti Michaelis in monte Gargano": l’anonima operetta agiografica che, narrando soprattutto le manifestazioni dell’Arcangelo sul promontorio dauno, rappresenta la leggenda di fondazione del più antico dei luoghi alti dell’Occidente europeo a lui dedicati
di Raffaele di Mauro
di Michele Panunzio
Questo libro è il frutto di un serio corteggiamento: tra Michele Panunzio, l'autore, e i suoi tantissimi e attentissimi lettori che ogni domenica mattina lo aspettano al varco di internet per leggere un suo nuovo post del blog "Forever" che tiene su "Il Mattino di Foggia"
di Colomba Mongiello
Un prodotto agroalimentare assolutamente tipico dell'Italia: l'olio. Una parlamentare appassionata e caparbia: Colomba Mongiello. 5 anni di lavoro per una giusta causa: tutelare la qualità e l'identità dell'extravergine made in Italy.
di AA.VV.
Da subito best-seller, alla pari del suo modello, l’Eneide si fa modello essa stessa, entrando nell’immaginario culturale e offrendosi quale inesauribile forziere di esemplarità, analogie, metafore, sentenze. Evidentemente, appartiene al ‘tesoro’ che ne deriva il titolo di questo nostro libro: antiquam exquirite matrem. L’emistichio è, notoriamente, stralciato dal comando del Timbreo a «cercar l’antica madre»: male inteso, l’oracolo fuorvia i Troiani, sicché, la trama che avrebbe potuto / dovuto essere svanisce a causa di (o semmai grazie a) questo fraintendimento, che genera errores e, con gli errores, la ‘vera’ storia del viaggio di Enea. Per altri versi, questa frase ci è parsa emblematica un po’ del lavoro esegetico, che ora spiega, ora tradisce il testo; un po’ di quello degli imitatori, che intendendo o fraintendendo, fanno comunque un testo nuovo.
di Michele Sisbarra
Marina aveva sempre concepito la vita come un frammento di concretezza nell’immaterialità del nulla. Sì, il nulla, quello che la precede e che sarà dopo di lei, dopo ognuno di noi. Un peso che inconsapevolmente si portava dietro da troppo tempo
di Gioacchino Rosa Rosa
«Quando un cambiamento avviene in un modo sufficientemente lento, sfugge alla coscienza e non suscita nella maggior parte dei casi alcuna reazione, alcuna opposizione, alcuna rivolta». Olivier Clerc, "Storia di una ranocchia"
Presenze del classico tra Tarda Antichità e Medioevo
di Marisa Squillante
Nel volume rifluiscono sette studi che indagano testi legati da un comune filo conduttore, costituito dalla riflessione sul massiccio riuso del classico operato, in modalità differenti, dai secoli della tarda antichità e dell’alto Medioevo.
Scienze umane tra ricerca e didattica vol. I
di Giovanni Cipriani - Antonella Cagnolati (a cura di)
«Orbene, vedo trasfigurarsi ai miei occhi tutte le figure dei miei colleghi e amici e tutte le loro personalità in una grande e maestosa biblioteca: ognuna/ognuno di loro costituisce uno scaffale di libri a sé, ma al contempo confinante, orizzontalmente e verticalmente, con gli altri scaffali, dando vita a una straordinaria enciclopedia dei saperi umanistici, fonte di documentazione, ispirazione, eredità, trasmissione di quanto è stato scoperto e depositato da altri e di quanto è stato scoperto e messo a disposizione da loro stessi, in una continuità incessante di conoscenze, riflessioni, acquisizioni. Sono orgoglioso di farne parte, ma sono ancor più felice se penso che quello che abbiamo fatto in questi quasi vent’anni continuerà, grazie alla ricerca e alla didattica, a crescere e a diffondersi, in virtù di quella che i Latini avrebbero definito giustamente industria felix» (G. Cipriani)
Aspetti della Fortuna dell'Antico nella Cultura Europea
di AA.VV.
Si avverte oggi il bisogno urgente di una concreta proposta culturale, etica, politica che contribuisca a ricostruire il tessuto connettivo di una società troppo sfilacciata e angosciata. Può questo volume offrire un contributo in questa direzione? È un tentativo. Ogni momento di crisi apre grandi interrogativi che coinvolgono in radice l’esistenza umana, nelle sue problematiche e nelle sue dinamiche: vale, quindi, la pena intensificare il dialogo tra noi, che viviamo questa fase complessa del XXI secolo, e la civiltà antica attraverso le tante mediazioni ed esperienze che sono state elaborate nel corso del tempo.
Premio Lupo 2016 - Sezione pittura
di AA. VV.
«L’arte è capace di esprimere e rendere visibile il bisogno dell’uomo di andare oltre ciò che si vede, manifesta la sete e la ricerca dell’infinito. Anzi, è come una porta aperta verso l’infinito, verso una bellezza e una verità che vanno al di là del quotidiano. E un’opera d’arte può aprire gli occhi della mente e del cuore, sospingendoci verso l’alto». (Papa Benedetto XVI)
di Domenico Carella
Patino era un’ala di quelle di un tempo mai passato di moda che vivevano ai confini del rettangolo; quasi una sorta di reclusi dentro una striscia piccolissima di campo, per preparare poi gli scatti, i dribbling e gli allunghi, i cross per le teste dorate di Nocera e Oltramari, di Matteo Rinaldi che avanzava ad ogni calcio d’angolo come gli capitò di fare, tra l’incredulità collettiva, a Firenze nel debutto assoluto in serie A, segnando un gol che ammutolì lo stadio.
Turista per calcio (e non per caso)
di Mara Cinquepalmi
La tv è fatta di riti, un po’ come il calcio. Ogni programma, come ogni partita, ha la sua liturgia, la sua scaletta da seguire e
rispettare. Lo spettatore conosce i tempi. Il rischio, però, è che quella scaletta diventi routine e tutte le puntate finiscano per assomigliarsi. In questo si può dire che Turista per calcio sia stato un’eccezione: impossibile dire che vista una puntata, le hai viste tutte.
I miti dei mitici alunni della I D
di AA.VV.
«So che ogni interpretazione impoverisce il mito e lo soffoca: coi miti non bisogna aver fretta; è meglio lasciarli depositare nella memoria, fermarsi a meditare su ogni dettaglio, ragionarci sopra senza uscire dal loro linguaggio d’immagini. La lezione che possiamo trarre da un mito sta nella letteralità del racconto, non in ciò che vi aggiungiamo noi dal di fuori».
Italo Calvino
di Michele F. Panunzio
«La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine; ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. La collettività e l'individuo, il gruppo e il singolo, i sani e i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre».
Processo farsa: un'invenzione di Terenzio e Molière
di Antonella Tedeschi
L’indagine relativa agli aspetti strutturali, linguistici e tematici delle sezioni della fabula terenziana, che maggiormente hanno influenzato la stesura di Molière, gettano luce sulla fucina dove ha lavorato il commediografo francese, che sapientemente ha adattato molteplici elementi e ha ‘confuso’ echi antichi e moderni, dotandoli di stilemi comici personalissimi.
di Fabio Amendolara
Poteri forti, fortissimi, che muovono soldi, faccendieri e barbe finte, che decidono le sorti energetiche ed economiche del Paese, e che hanno potere di vita e di morte. Un intrigo tutto italiano che ha sullo sfondo l’ombra della mafia siciliana. Personaggi di primo piano della Prima Repubblica, rimasti più o meno nascosti, muovono le pedine su uno scacchiere alla cui base ci sono potere e petrolio; figure importanti, poi annoverate tra i martiri dello Stato, mostrano un’altra faccia e intellettuali considerati tutti d’un pezzo si lasciano condizionare da un padrone o dal denaro. Un testimone importante viene ignorato, con molta probabilità conosceva una parte della storia che è rimasta segreta e che forse lo rimarrà per sempre.
di Michele F. Panunzio
Il cuore è la sede dell’intelligenza, la tavola quella dell’amore e della condivisione. E quando il cuore incontra la tavola tutto assume un sapore nuovo: il cibo, l’amicizia, l’amore e la salute. Il nostro rapporto con il cibo nasconde una dimensione spirituale che, quando trova un suo giusto equilibrio, nutre corpo e anima. Ama ciò che fai. La prevenzione nutrizionale dal cuore alla tavola è un libro per tutti. In borsa o a lavoro, a casa o in ufficio, non importa: chiunque merita di averlo con sé ovunque sia.
Antonio Russo (Presidenza Nazionale ACLI)
di Andrea Musio
Se un classico si riconosce - come affermava Calvino - anche perché «non ha mai finito di dire quel che ha da dire», cosa avviene quando il classico più vitale e rappresentativo della latinità incontra il linguaggio contemporaneo più diffuso e prolifico? Quali sono gli avvincenti processi di riscrittura intervenuti fra i versi virgiliani e la loro trasposizione sul grande schermo?
di AA.VV.
Quattro parole, “Facciamo un concorso letterario”. La sfida era stata aperta. “Lo chiameremo “Premio Lupo” - dissi, in onore del nostro territorio che, per similitudine, ha visto nello scorso secolo una netta diminuzione della presenza dei suoi abitanti e del braccato animale, migrati a fiotti altrove. Eravamo tutti perplessi e non solo per il nome del concorso... Ma per sfida o per incoscienza intraprendemmo un percorso che, pur essendo molto impegnativo, è ricco di grandi soddisfazioni. Seminare su terreno incolto è sempre impresa ardua, ne sanno qualcosa i nostri contadini, ma a volte loro stessi, scarpe grosse e cervello fino, ci hanno dimostrato di saper ottenere, da incolti e pascoli, grandi risultati. Tanto sta avvenendo per il progetto “Premio Lupo”. Impensabile concepire nel lontano 2006 il ‘raccolto’ del 2016...
di Raffele De Seneen
«Verso le 9 e mezza del 28 aprile una folla di persone si agglomerò dinanzi alla panetteria di certo Altieri con l’intenzione d’impossessarsi del pane. Ma intervenuto il Sindaco, comm. Perrone, la folla si allontanò da quel posto e, ingrossandosi, seguì il Sindaco che si era diretto alla Prefettura...»
di Michele Frattulino
«La ricerca di un ponte fra i lemmi della lingua madre e i termini dialettali che possono trovare molteplici rappresentazioni nella traduzione: a volte buffe, a volte incentrate sull’uso di un vernacolo che, come tutto il resto, ha subito trasformazioni o nella raffinata ricercatezza di un termine arcaico, dimenticato, che ancora riesce come nessun altro a colpire nel segno. Che dire? Sorprendente come sempre. Magico come mai» (Stella Katia Iorio)
di Gioacchino Albanese
Che importa la differenza tra amore e rivoluzione, se si viene ugualmente trascinati per passione da uno o da entrambi tanto da dedicarvi la vita. Il giovanissimo Peppino Di Vittorio e la sua compagna Lina, lui quindici, lei tredici anni, braccianti e figli di braccianti, pervasi da un giovanilissimo senso di giustizia sociale e da una voglia innata di cambiare il mondo, attuano un’istintiva ribellione verso le convenzioni sociali in un momento storico in cui, soprattutto nel meridione, la volontà di cambiamento è a rischio di repressione da parte dello Stato liberale che per reazione mette in atto eccidi proletari.
di Michele F. Panunzio
«La prevenzione nutrizionale è la più potente medicina, ma non ama la solitudine; ancelle le sono tutte le altre discipline mediche. Si accontenta di stare in disparte, ma in cuor suo sa di essere la padrona di casa per accogliere tutti. Non è esclusiva, né ha la puzza sotto il naso. La collettività e l’individuo, il gruppo e il singolo, i sani e i malati, la prevenzione nutrizionale è per tutti ed è per sempre»
Aspetti della Fortuna dell'Antico nella Cultura Europea
di Sergio Audano - Giovanni Cipriani (a cura di)
Si avverte oggi il bisogno urgente di una concreta proposta culturale, etica, politica che contribuisca a ricostruire il tessuto connettivo di una società troppo sfilacciata e angosciata. Può questo volume offrire un contributo in questa direzione? È un tentativo. Ogni momento di crisi apre grandi interrogativi che coinvolgono in radice l’esistenza umana, nelle sue problematiche e nelle sue dinamiche: vale, quindi, la pena intensificare il dialogo tra noi, che viviamo questa fase complessa del XXI secolo, e la civiltà antica attraverso le tante mediazioni ed esperienze che sono state elaborate nel corso del tempo.
di G. M. Masselli - F. Sivo (a cura di)
In occasione del bimillenario della morte di Ovidio, si è tenuto a Foggia un convegno dedicato alle ‘meraviglie letterarie’ che il poeta delle "Metamorfosi" ha compiuto e, attraverso la penna di altri autori, continua ancora a compiere. Questo volume ne raccoglie i frutti: un viaggio affascinante, alla scoperta del potere generativo e trasformativo della scrittura, per ascoltare, ancora una volta, la voce di un Classico e non dimenticare.
Scienze umane tra ricerca e didattica vol. II
di Giovanni Cipriani - Antonella Cagnolati (a cura di)
«Orbene, vedo trasfigurarsi ai miei occhi tutte le figure dei miei colleghi e amici e tutte le loro personalità in una grande e maestosa biblioteca: ognuna/ognuno di loro costituisce uno scaffale di libri a sé, ma al contempo confinante, orizzontalmente e verticalmente, con gli altri scaffali, dando vita a una straordinaria enciclopedia dei saperi umanistici, fonte di documentazione, ispirazione, eredità, trasmissione di quanto è stato scoperto e depositato da altri e di quanto è stato scoperto e messo a disposizione da loro stessi, in una continuità incessante di conoscenze, riflessioni, acquisizioni. Sono orgoglioso di farne parte, ma sono ancor più felice se penso che quello che abbiamo fatto in questi quasi vent’anni continuerà, grazie alla ricerca e alla didattica, a crescere e a diffondersi, in virtù di quella che i Latini avrebbero definito giustamente industria felix» (G. Cipriani)
di Giovanni Cipriani
L’inventario delle situazioni che controllano il momento del parto in Roma antica si sostanzia in uno stupefacente deposito di superstizioni e di ricette, in cui la magia spadroneggia con i suoi principi di carattere analogico e simpatetico e di cui il folklore locale conserva vivida traccia; non mancano altresì le specifiche ‘parole del parto’, connotate - ieri come oggi - da un sofferto intreccio di paura e di fede, com’è naturale nei delicati ‘riti di passaggio’.
di Grazia Maria Masselli - Francesca Sivo (a cura di)
Terreno privilegiato di ‘intertestualità’ e di ‘multimedialità’, il mito costituisce il campo di indagine che, più di ogni altro, consente una fruizione comparativa dei testi classici: il confronto con opere (non soltanto letterarie) distanti fra loro nel tempo e nello spazio stimola, infatti, la ricerca delle “permanenze” quale viatico indispensabile per interpretare le variazioni subìte da uno stesso thema nel passaggio da un’epoca all’altra, da un’area geografica all’altra, da un linguaggio all’altro, creando occasioni di arricchimento multidisciplinare e di approfondimento dei meccanismi regolativi della cosiddetta “traduzione intersemiotica”.
Il ruolo della Scuola nella tradizione dei classici latini
di AA.VV.
Non si può non convenire sul fatto che l’analisi del Fortleben dei classici nel loro impiego scolastico costituisce una ulteriore occasione di riflessione sulla capacità impressionante degli antichi di precorrere i tempi anche in una sfera nevralgica e quanto mai attuale come quella didattica.
di Colomba Mongiello
Aspetti della Fortuna dell'Antico nella Cultura Europea
di AA.VV.
Si avverte oggi il bisogno urgente di una concreta proposta culturale, etica, politica che contribuisca a ricostruire il tessuto connettivo di una società troppo sfilacciata e angosciata. Può questo volume offrire un contributo in questa direzione? È un tentativo. Ogni momento di crisi apre grandi interrogativi che coinvolgono in radice l’esistenza umana, nelle sue problematiche e nelle sue dinamiche: vale, quindi, la pena intensificare il dialogo tra noi, che viviamo questa fase complessa del XXI secolo, e la civiltà antica attraverso le tante mediazioni ed esperienze che sono state elaborate nel corso del tempo.
Multas per gentes: il confronto con l'altro
di AA.VV.
«A molti, individui o popoli, può accadere di ritenere, più o meno consapevolmente, che “ogni straniero è nemico”. Per lo più questa convinzione giace in fondo agli animi come una infezione latente; [...] quando questo avviene, [...] allora, al termine della catena, sta il Lager» (Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947).
di AA.VV.
Interviste ai direttori del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione a margine del III Seminario Nazionale "Integrazione tra sicurezza alimentare e nutrizionale" (Foggia, 5-7 maggio 2016)
di Mara Cinquepalmi
Rico Garofalo, una vita per la musica
di Marcello e Riccardo Garofalo
«Il suo rapporto con il piano era una straordinaria relazione d’amore: nelle mani del Maestro il piano subiva una trasfigurazione figurale, da oggetto inanimato ad essere vivente, da strumento musicale a confidente, ad interlocutore, testimone attento delle sue ricerche continue per ottenere brillanti esecuzioni».
Gaetano Zenga
di Piero Cicolella
La storia d’amore tra Mattia e Carol è sconvolta da un evento lieto ma allo stesso tempo tragico, che ne cambierà radicalmente la vita sentimentale. Solo grazie alla forza della speranza e al loro grande amore i due protagonisti riusciranno ad affrontare e superare le avversità della vita.
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